
Il ministro per l'Istruzione Giuseppe Valditara ha scelto la nostra regione per presentare il progetto "Agenda Sud", finalizzato a colmare i divari territoriali
Un piano in 10 punti per contrastare il fenomeno della dispersione e dare ai giovani del Meridione le stesse opportunità di quelli del Centro-Nord
«Un segnale dalla Calabria», con un piano contro la dispersione scolastica in 10 punti per «dare una visione e una strategia che finora è mancata» e avviare un «grande percorso per riunire l'Italia».
Il ministro per l'Istruzione e il Merito Giuseppe Valditara ha scelto la nostra regione per presentare il progetto "Agenda Sud", uno strumento finalizzato a colmare il divario tra Mezzogiorno e resto del Paese sul piano dell'offerta scolastica. Il progetto - ha spiegato Valditara nella sede della Regione a Catanzaro, accompagnato dal presidente della Giunta Roberto Occhiuto e dalla vicepresidente Giusy Princi - parte dalla Calabria «per lanciare un segnale al Paese e perché è inaccettabile leggere i report che danno risultati drammaticamente diversi per quanto riguarda le performance degli studenti del sud».
«Da qui – ha aggiunto Valditara – iniziamo un percorso per dare una opportunità di successo formativo ai giovani, in particolare ai giovani del Mezzogiorno. Partiremo con una sperimentazione che coinvolgerà da subito 150 scuole nel Mezzogiorno ma stiamo lavorando per aumentare questa platea trovando altre risorse. Le scuole saranno individuate grazie all’Invalsi sulla base di dati oggettivi, la dispersione, l’abbandono in corso di anno, le assenze, la fragilità nei risultati dell’apprendimento e il contesto socio economico. Questa sperimentazione – ha proseguito il ministro – durerà due anni, dopo di che la vorremo estendere progressivamente a tutte le realtà del Mezzogiorno con fragilità. Questa sperimentazione si articola su 10 punti. Il primo è mettere al centro studenti con percorso di insegnamento più personalizzato. Poi, la necessità di avviare una didattica innovativa e laboratoriale, superando il paradigma della lezione frontale, quindi sperimenteremo nuove metodologie didattiche. Una scuola aperta a tutti più vicina ai ragazzi e aperta tutto il giorno, anche nel periodo di sospensione delle lezioni, e un orario delle lezioni più flessibile. Inoltre più docenti, potenziamento dell’organico nelle scuole di primo e secondo grado di primo e secondo grado nelle materie di base, italiano, inglese, matematica, in media ci saranno almeno 4 docenti in più per scuola. E ancora: una retribuzione aggiuntiva ai docenti per incarichi aggiuntivi oltre quelli dell’orario normale».
Valditara ha quindi concluso: «Questo è l’avvio di un grande percorso per riunire l’Italia, attraverso la scuola abbiamo la straordinaria opportunità di riunire l’Italia e dare una chance di grande successo dai nostri giovani, e consentire al nostro Paese di essere sempre di più punto di riferimento in Europa e nel mondo».