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Rifiuti, è emergenza. Ecoross: La causa nei deficit dell'impiantistica esistente

Rifiuti, è emergenza. Ecoross: La causa nei deficit dell'impiantistica esistente

Si aggravano i disagi e i disservizi legati alle limitazioni nei conferimenti dei rifiuti agli impianti finali di trattamento di Bucita,

a Corigliano Rossano, e di Calabra Maceri e Servizi spa, a Rende. Rallentamenti e blocchi che, negli ultimi giorni, hanno letteralmente paralizzato il sistema determinando una vera e propria emergenza rifiuti sui territori. Le conseguenze sono drammatiche su più fronti, mentre al momento non vi è alcuna certezza sulla tempistica e sulle eventuali soluzioni ad una problematica ormai divenuta cronica.

«Come ha già ribadito l’azienda Ecoross qualche giorno fa – afferma il dott. Simone Turco, Responsabile dei Servizi di Igiene Urbana di Ecoross srl – la situazione venutasi a creare non è imputabile né al gestore dei Servizi né alle Amministrazioni comunali dei territori interessati, bensì va ricercata in un deficit del sistema impiantistico su scala regionale. Giusto per dare un’idea di cosa sta accadendo, per quel che riguarda la sola Ecoross, a fronte di oltre 200 mezzi quotidianamente impiegati nei servizi di raccolta dei rifiuti solidi urbani, circa una settantina sono deputati al trasporto e al conferimento presso gli impianti finali di trattamento. Di questi, attualmente, circa il 60% non riesce a conferire. Dopo lunghe e infinite giornate di attesa davanti agli impianti, anche pari a 10 ore, quando il conferimento non è possibile questi mezzi restano carichi di rifiuti per essere, il giorno dopo, avviati nuovamente agli impianti nella speranza di riuscire a conferire. Ciò comporta essenzialmente due cose: i mezzi restano pieni e non possono essere riutilizzati nei servizi di raccolta dei giorni successivi; l’azienda è quindi costretta ad impiegare sui territori ulteriori mezzi e ulteriore personale in sostituzione di quelli rimasti “bloccati”. In periodi del genere è semplice comprendere come anche un’azienda ben strutturata come la Ecoross srl rischi di non farcela a sopperire da sola ai deficit del sistema».

Ecoross gestisce i Servizi di Igiene Urbana nei comuni di Corigliano Rossano, Crosia, Mandatoriccio, Scala Coeli, San Demetrio Corone, Acri, Trebisacce, Scalea, Maierà, tutti afferenti agli impianti finali di Bucita e Rende e tutti, così come altri territori regionali, interessati dallo stato di emergenza attuale.

«Premesso che ormai le emergenze rifiuti hanno assunto carattere ordinario e non più straordinario – continua il dott. Simone Turco – considerato che i territori sono stati in emergenza già a gennaio, maggio e giugno, dalla prima decade di agosto il problema si è nuovamente presentato e acuito. Partiamo dal presupposto che gli impianti di Bucita e Rende, a cui si rivolgono gli Enti che noi gestiamo, già a priori operano in condizioni di limitazioni, legate alle quantità di rifiuti ricevibili in ingresso, per via delle successive difficoltà di avvio a smaltimento degli scarti di lavorazione prodotti al loro interno. Una dimensione che risulta non sufficiente per quello che è il sistema impiantistico a livello regionale. A tutto questo bisogna aggiungere che spesso gli stessi impianti, oltre alle problematiche di natura tecnica, limitano i conferimenti anche per motivazioni di natura economico-finanziaria, considerato come in più occasioni i gestori abbiano pubblicamente rivendicato il mancato introito dei corrispettivi da parte dei vari enti, o loro rappresentanti, titolari dei contratti. Di fatto – afferma ancora il dott. Turco - non vi è continuità nei conferimenti dei rifiuti. Venendo meno la certezza dei conferimenti, condizione necessaria ed essenziale per garantire servizi di qualità e decoro urbano ai territori, si verificano disservizi e disagi legati alla oggettiva impossibilità di poter raccogliere e conferire tutti i rifiuti che i territori producono. Ancor di più in questo particolare periodo dell’anno in cui si assiste ad un netto incremento demografico con il consequenziale aumento della produzione dei rifiuti. Quindi, in sostanza, siamo di fronte ad una impiantistica che già in condizioni di non emergenza si rivela insufficiente in rapporto ai territori serviti, d’estate, poi, diventa assolutamente inidonea per via della aumentata quantità dei rifiuti».

Le limitazioni nei conferimenti comportano, a cascata, rallentamenti anche nei servizi di raccolta sui territori che, nonostante gli sforzi messi in campo, non è più possibile erogare in maniera regolare.

«La soluzione, nell’immediatezza – prosegue il Responsabile dei Servizi di Igiene Urbana di Ecoross srl – sarebbe quella di sbloccare i conferimenti per quantitativi ingenti e straordinari di rifiuti. Se così fosse, l’azienda Ecoross sarebbe disponibile sin da subito, anche con ulteriori sacrifici e con un impiego straordinario di ulteriori uomini e mezzi, a lavorare giorno e notte pur di ripulire i territori e poter tornare ad offrire servizi regolari. Ovviamente – conclude il dott. Simone Turco – consideriamo che maggiore è il quantitativo di rifiuti non conferito e accumulato, maggiore sarà il tempo necessario per raccogliere tutto e ripristinare uno stato di normalità. Per questo, anche al fine di scongiurare ulteriori disagi di carattere igienico-sanitario, fondamentale è la questione tempo».

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